Le regole per l'invio dei medici sono assurde? Una "piccola" modifica causerebbe un "terremoto"

Autore: Preparato da KKR • Fonte: sejm.gov.pl • Pubblicato: 23 giugno 2025 11:03 • Aggiornato: 23 giugno 2025 11:11
In Polonia, uno specialista non può curare alcuna patologia diversa da quella indicata nella richiesta di visita, anche se correlata alla sua specializzazione. La petizione BKSP-155-X-446/25 vuole cambiare questa situazione. Si tratta di accorciare le code, ottenere diagnosi più rapide e ridurre l'assurdità del sistema sanitario. Scoprite cosa propone esattamente.
Esiste una norma nel sistema sanitario polacco che genera inutili code, aumenta i costi e frustra i pazienti ogni giorno . Riguarda le richieste di visita specialistica. Se durante una visita da un dermatologo, un ortopedico o un cardiologo, un paziente segnala un sintomo aggiuntivo – non precedentemente incluso nella richiesta – il medico non ha il diritto di curarlo. Sembra assurdo? È così che funziona la legge attualmente in vigore.
La petizione BKSP-155-X-446/25 indirizzata al Sejm postula una modifica di queste normative. Scopri perché questo argomento potrebbe interessarti e come una modifica della legge potrebbe migliorare l'efficienza dell'intero sistema sanitario.
L'autore della petizione, citando la Costituzione della Repubblica di Polonia e la Legge sulle Petizioni, chiede una modifica delle norme che attualmente limitano la possibilità per i medici specialisti di trattare patologie diverse da quelle indicate nella richiesta di visita (codice ICD-10) . La proposta presuppone che, se un paziente segnala durante una visita altre patologie che rientrano nell'ambito di specializzazione del medico, quest'ultimo abbia il diritto di diagnosticarle e trattarle senza dover presentare una nuova richiesta di visita.
Perché le attuali normative sono problematiche?La legge vigente (legge del 27 agosto 2004 sui servizi sanitari finanziati con fondi pubblici) non prevede flessibilità. In pratica, ciò comporta:
- aspettare molti mesi per le visite successive,
- la necessità di tornare dal medico di base per una nuova visita,
- aumento dei costi di sistema (ulteriori consultazioni, duplicazione della documentazione),
- ritardi nella diagnosi, che possono comportare un peggioramento della salute.
La petizione cita esempi concreti di vita reale che illustrano come normative rigide possano danneggiare i pazienti:
- Dermatologo: il paziente con arrossamento della pelle non può essere sottoposto al test per il melanoma: è necessaria un'ulteriore consulenza.
- Ortopedico: il medico non può esaminare l'anca se il paziente si presenta con dolore al ginocchio, anche se si tratta della stessa specializzazione.
- Neurologo: L'emicrania può essere curata, ma l'intorpidimento delle mani non può essere curato, a meno che non sia segnalato dal medico.
- Endocrinologo: i noduli tiroidei non vengono diagnosticati se la visita è rivolta solo all'ipotiroidismo.
- Cardiologo: l'aritmia potrebbe non essere diagnosticata se il paziente è stato indirizzato solo per la diagnosi di ipertensione.
Sebbene il richiedente non presenti un disegno di legge (che è un motivo comune per il rigetto di una petizione), indica possibili soluzioni legislative, come:
- aggiungere una disposizione all'articolo 57, paragrafo 1 della legge sui servizi sanitari, che consenta agli specialisti di curare altre patologie nell'ambito della loro specializzazione;
- estendere l'articolo 6 della legge sui diritti del paziente per garantire formalmente al paziente il diritto a un trattamento completo da parte di uno specialista, senza dover ricorrere a nuovi indirizzamenti.
Si tratta di una piccola modifica dal punto di vista del legislatore, ma fondamentale per il paziente.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e i moderni sistemi sanitari promuovono un modello di assistenza sanitaria integrata in cui il paziente non viene trattato in base a un singolo sintomo, ma in modo olistico, come un organismo nel suo complesso.
La normativa vigente in Polonia è in contrasto con questo approccio. La petizione si inserisce quindi in una tendenza globale volta a semplificare l'accesso alla diagnosi e alle cure.
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